COMODA, CONNESSA E SOSTENIBILE: NE È CONVINTO GIORGIO MESZELY, FONDATORE DELLA START UP MILANESE GAIAGO CHE LANCIA LO SHARING ELETTRICO RESIDENZIALE, LA MOBILITÀ URBANA ELETTRICA DI QUARTIERE-CONDOMINIO
Le auto in città occupano circa il 10% della superficie disponibile e restano in sosta e inutilizzate per il 95% del loro tempo: una città sostenibile e più vivibile ha sicuramente molte meno auto e più spazi pubblici e di condivisione. È possibile rinunciare all’auto privata? Sì, ma solo se nascono servizi e soluzioni in grado di assicurare una mobilità semplice e immediata, che sia in grado di far risparmiare tempo e denaro e, soprattutto, utilizzabile con un semplice click sul proprio smartphone.
È proprio dal concetto di mobilità urbana sostenibile che nasce l’idea di GaiaGo, la start up milanese che propone il car sharing elettrico di quartiere-condominio.
“La mia idea è fornire a una piccola comunità, come un condominio o gli ospiti di un albergo, un servizio di mobilità sostenibile e condivisa. – spiega Giorgio Meszely, CEO della start up milanese – Se vogliamo dare un contributo concreto al nostro futuro e all’ambiente, è necessario puntare su un nuovo modello di mobilità urbana, con costi accessibili e soprattutto pensato per rispondere alle necessità del maggior numero possibile di persone”.
Smart city e mobilità urbana elettrica
Oggi si parla sempre più spesso di Smart City, di edilizia ed edifici intelligenti, a zero impatto ambientale: lo scopo è assicurare, attraverso diverse tecnologie – come pannelli solari, pompe di calore, domotica, elettrodomestici intelligenti – il benessere e il comfort per l’occupante. Ma benessere e comfort non vanno intesi solo limitatamente all’interno di un appartamento, ma anche all’esterno grazie a servizi dedicati alle persone e in grado di migliorare il vivere quotidiano.
La mobilità elettrica è sicuramente uno dei pilastri delle smart city e degli smart building di oggi e del futuro. Purtroppo la diffusione è frenata dagli elevati costi di acquisto delle auto elettriche rispetto a quelle tradizionale e dalla scarsità di colonnine di ricarica. Proprio qui entra in gioco GaiaGo, che propone un modello di business per lo sharing elettrico residenziale, un servizio personalizzato di auto condominiale condivisa a disposizione degli inquilini. Una soluzione replicabile e con ricadute positive anche nella creazione di reti elettriche private.
Questa soluzione è convincente sotto molti punti di vista, a partire dalla diffusione del veicolo elettrico fino alla facilitazione degli spostamenti all’interno della città.
Lo sharing elettrico residenziale secondo GaiaGo
Ma come è nata questa idea?
“L’idea alla base è in realtà molto semplice e replicabile – racconta Meszely – Si tratta di un servizio di auto in condivisione per gli inquilini di un singolo condominio il cui scopo è ridurre il numero delle auto in circolazione e rendere lo spostamento urbano particolarmente confortevole, oltre che rispettoso dell’ambiente. Io amo le sfide e amo soprattutto l’innovazione. Per giungere al progetto definitivo ho analizzato tre mondi: quello del real estate e della trasformazione che sta vivendo, quello dell’automotive e quello assicurativo e delle polizze da cui provengo. Ho immaginato come potessero integrarsi tra loro e cosa potessero offrire. Il risultato è GaiaGo, una soluzione per innovare il settore del real estate attraverso un nuovo modo di utilizzare le parti comuni e condivise degli edifici per porre le basi per la mobilità del futuro. Una mobilità condivisa, non più basata sul possesso e che cambia ovviamente il mondo assicurativo: è necessario un servizio disegnato sul modello di una comunità di utilizzatori anziché su tanti singoli proprietari”.
L’idea di GaiaGo, dunque, mette a fattor comune mondi diversi che fino a oggi hanno viaggiato su binari separati.
Il modello del car sharing elettrico di tipo condominiale o collegato a piccole comunità supera le due principali criticità: il costo di acquisto della vettura e la sicurezza della ricarica.
Mobilità elettrica on demand
“Nel tempo questo nuovo modello di mobilità urbana sarà in grado di ridurre progressivamente il traffico privato, dato che il car sharing tende ad eliminare la proprietà dell’auto. – sottolinea Meszely – Ma soprattutto favorirà l’uso solo in caso di un effettivo bisogno. Questo porterà anche a un abbattimento degli inquinanti, rendendo le città più vivibili”.
La mobilità condivisa in Italia è relativamente recente e si scontra con il concetto di “status symbol” dell’automobile ma, come segnala lo stesso Meszely, oggi tra i giovani è importante riuscire a muoversi in modo agile e veloce. “L’automobile, da sempre al primo posto tra i desideri, è ora al secondo posto dopo smartphone e tablet. Ormai per il trasporto si può contare su diverse possibilità, delle quali la macchina è solo una e non sempre la preferita; la mobilità condivisa residenziale contribuirà a passare dal possesso dell’auto all’utilizzo di un veicolo quando necessario e, quindi as a service”.
In tutto questo l’innovazione digitale è il collante. Per il progetto GaiaGo sono state sviluppate App che non servono solo per prenotare, bloccare e sbloccare il mezzo, ma rappresentano veri e propri aggregatori di dati. Grazie alla digitalizzazione è possibile valutare le modalità di utilizzo, i percorsi effettuati e creare servizi personalizzati anche a livello assicurativo.
I primi progetti di mobilità elettrica condivisa
Meszley è convinto che lo sharing elettrico residenziale di GaiaGo darà una forte spinta allo sviluppo della mobilità sostenibile: i primi due progetti in fase di avvio coinvolgeranno un condominio a Milano e una struttura alberghiera a Roma.
“Il cambiamento è inevitabile e l’innovazione sarà il driver principale. – ha concluso il fondatore di GaiaGo – I progetti presentati in Italia sono solo i primi tasselli di un programma più ampio: la nostra idea è quella di diffondere questo approccio sia sul nostro territorio, sia in Europa”.
FONTE: ElettricoMagazine
FINE DI UN CLASSICO? – Il Motor Show di Bologna continua le sue tribolazioni. Quando era già fissata la conferenza stampa di presentazione dell’evento previsto come al solito per i primi di dicembre nel quartiere fieristico bolognese, è arrivata la doccia fredda: niente edizione 2018 e prossima edizione a Modena nel prossimo mese di maggio 2019. La decisione non è dipesa dagli organizzatori, ma da Bologna Fiere, la società proprietaria dell’area espositiva. Soltanto nei giorni scorsi Bologna Fiere ha comunicato al Motor Show che a dicembre saranno già in corso i lavori di ampliamento dei padiglioni. Una situazione che priva il Motor Show dell’area su cui si svolgono normalmente le gare, molto importanti nel bilancio della rassegna motoristica per il pubblico che attirano. Gli organizzatori della kermesse hanno allora optato per la cancellazione dell’edizione 2018 con rinvio al mese di maggio e non a Bologna ma Modena.
UN SALONE DIFFUSO – Nell’annunciare la novità la società del Motor Show ha anche accennato ad alcune caratteristiche dell’evento modenese. Sarà un salone diffuso, vale a dire con gli eventi sparsi in diverse location della città, con il coinvolgimento dei musei Ferrari, Lamborghini e Pagani. Le gare si svolgeranno invece sulla pista di Marzaglia, quella nota come autodromo di Modena. Niente da fare invece per il classico Memorial Bettega, non essendo state individuate a Modena aree idonee per la manifestazione.
Il noleggio a lungo termine dell’autovettura è diventato negli ultimi anni una soluzione molto apprezzata per chi vuole avere un veicolo sempre a disposizione ma non vuole sostenere le spese relative a un acquisto o gli elevati costi del mantenimento. Qui di seguito, tutti i vantaggi e gli svantaggi di una formula che è particolarmente conveniente per le aziende e per i titolari di partita IVA, ma di interesse anche per i privati.
Il tramonto dell’auto di proprietà
Anche per primarie questioni di vivibilità delle città, densità di popolazione e traffico, senza contare il rispetto per l’ambiente, sempre più persone decidono di non acquistare più un’auto propria. Se fino a pochi anni fa era quasi la norma per un nucleo familiare avere da una a tre vetture di proprietà, oggi si preferisce ricorrere ai mezzi pubblici o a servizi come il car sharing e, appunto, il noleggio a lungo termine. Ma di che cosa si tratta esattamente?
Che cos’è il noleggio a lungo termine
Come si intuisce dal nome, si tratta di una forma di noleggio del veicolo che non si risolve in pochi giorni o settimane, ma dura anni: di solito, dai 2 ai 5. Anche per questo è una soluzione estremamente popolare per le aziende che devono avere una flotta di auto aziendali sempre efficienti e non possono occuparsi della manutenzione di ognuna di esse; in più, con il noleggio, possono “spalmare” il prezzo d’acquisto su un periodo molto più lungo. A differenza del leasing, qui non c’è una maxirata finale che permette di riscattare la vettura (soluzione scelta di rado, visto che è basata sul valore dell’auto nuova e non su quello a fine leasing) e, inoltre, tutte le spese (manutenzione, assicurazione, bollo, soccorso stradale) non sono a carico del cliente, ma della ditta che effettua il noleggio.
Ma il noleggio a lungo termine è popolare anche tra i privati, soprattutto nelle grandi città: vediamo perché.
I vantaggi del noleggio a lungo termine
La grande comodità del noleggio a lungo termine si può riassumere in due parole: all inclusive. Scegliere questa formula, infatti, consente di non doversi più occupare di tutte le incombenze che riguardano l’auto propria, in primis l’assicurazione auto RCA (di solito con tanto di incendio e furto). In diversi casi è compresa anche la Kasko, per permettere di guidare in assoluta tranquillità senza preoccuparsi di urti accidentali.
In più, il noleggio a lungo termine comprende anche il bollo auto e la tassa di proprietà, ovvero tutte le imposte di solito legate al possesso di una vettura, e soprattutto la manutenzione: sia i tagliandi prestabiliti (di norma ogni 20.000 chilometri) che i guasti improvvisi vengono coperti dall’azienda che effettua il noleggio. Non solo: non è nemmeno necessario, nella maggior parte dei casi, ricordarsi le relative scadenze, visto che è la stessa ditta ad accordarsi con le officine convenzionate. In determinati casi è compresa anche la sostituzione degli pneumatici estivi e invernali a seconda della stagione, senza dimenticare i servizi per una circolazione corretta su strada come l’equilibratura e la convergenza. Infine, i vantaggi di un noleggio a lungo termine si possono apprezzare anche in caso di incidente, visto che la gestione del sinistro è completamente a carico degli operatori, comprese l’assistenza stradale, l’auto sostitutiva e così via. Di fatto, l’unica cosa che non è compresa nel noleggio a lungo termine è la spesa per il carburante.
Quanto costa il noleggio a lungo termine
Il noleggio auto a lungo termine prevede un canone mensile e quasi sempre un anticipo di qualche migliaio di euro, a seconda del modello selezionato. La spesa finale è inferiore all’acquisto (nell’ordine del 60-70%, in media), ma ovviamente al termine del noleggio non si ha la proprietà dell’auto, e quindi non si può accedere al valore di permuta che normalmente si avrebbe con un acquisto.
Da qui deriva la prima conclusione riguardo alla convenienza del noleggio auto a lungo termine: si tratta di una soluzione davvero efficace soprattutto se si è solito cambiare la propria vettura con una certa frequenza, in modo da avere un mezzo sempre efficiente e con le ultime tecnologie disponibili. Chi invece compra un’auto per tenerla almeno 6-7 anni può ammortizzare i costi superiori su un periodo più lungo, e quindi di norma preferisce l’acquisto diretto, anche con finanziamento. Da ricordare che il noleggio a lungo termine solleva il cliente in modo pressoché totale dalla gestione dell’auto, il che significa non soltanto un risparmio in termini di denaro ma anche di tempo, visto che per il disbrigo delle pratiche relative all’assicurazione, al bollo e così via è possibile perdere molto tempo. Inoltre, quando si sta per acquistare un’auto bisogna tenere in considerazione anche gli eventuali costi per un guasto improvviso, che possono essere molto salati.
Le soluzioni per i liberi professionisti
Il noleggio a lungo termine è quindi conveniente per i privati che preferiscono non doversi preoccupare di nulla nella gestione della loro vettura e soprattutto avere sempre un veicolo nuovo fiammante e in perfette condizioni. Ma per i liberi professionisti, allora c’è un fattore più da tenere in considerazione, in base agli articoli 164 e 19-bis 1 del TUIR, il Testo Unico delle Imposte sui Redditi.
Per i titolari di partita IVA, infatti, il noleggio a lungo termine di una vettura è deducibile per il 20% del costo sostenuto nel periodo di imposta, fino a un limite massimo annuo deducibile di 3.615,20 euro per le auto (riferito al solo canone di noleggio, al netto dei costi per le prestazioni accessorie, sempre questi importi siano distinti nel contratto e nelle fatture).
In più, per le società che concedono l’auto in uso promiscuo ai dipendenti la deduzione dei costi è pari al 70%, e infine per i veicoli usati da agenti e rappresentanti di commercio si arriva all’80%.
Fonte https://www.sostariffe.it/news/noleggio-a-lungo-termine-piu-conveniente-dellacquisto-auto-270589/